Putin ha il cancro, De Lorenzo: "Non è una condanna a morte"
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Putin ha il cancro, De Lorenzo: “Non è una condanna a morte”

Vladimir Putin

Il presidente della Federazione delle associazioni di volontariato in oncologia, Francesco De Lorenzo, ha parlato del cancro di Putin.

Si è parlato molto delle condizioni di salute di Vladimir Putin, con rumors che arrivavano da ogni parte del mondo, legati a un possibile Parkinson, ad altre malattie e tanto altro. Ebbene, sembra che Vladimir Putin abbia il cancro, stando ai servizi segreti americani. Se questa è propaganda o no, è difficile da stabilire. In ogni caso, il presidente della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo), Francesco De Lorenzo, ha parlato delle condizioni di salute del leader del Cremlino.

Le parole dell’esperto

“Una diagnosi di cancro oggi non è una condanna a morte”, ha dichiarato Francesco De Lorenzo, asserendo quanto segue. Una diagnosi di cancro non “può essere neanche l’indicazione di un limite psichico. Utilizzare l’eventuale malattia come indicatore di futuro incerto o instabilità nelle decisioni non è etico ed scientificamente sbagliato. Si basa su uno stigma antiquato che non tiene conto dei risultati della ricerca raggiunti. Oggi è eticamente sbagliato considerare il cancro come una sentenza a prognosi infausta tout court”.

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Vladimir Putin
Vladimir Putin

Da ciò, i legami tra cancro e psicologia non sono così radicati come vogliono far credere gli americani. Certamente, “ci può essere un periodo di trattamento terapeutico che può essere, transitoriamente e limitatamente, invalidante. Ma questo non significa mai per i malati di cancro una forma di alterazione di carattere psicologico o psichiatrico. Non bisogna pensare che una terapia in atto per un malato di cancro possa incidere dal punto di vista psichiatrico. Per il paziente serve, nel caso, uno psiconcologo, per affrontare gli scombussolamenti legati alla malattia, non certo uno psichiatra. Anticipare sentenze per un’ipotesi di malattia oncologica, senza conoscere la patologia e senza sapere se la diagnosi è stata fatta in fase precoce o avanzata, significa usare uno stigma per una persona, in maniera ingiustificata scientificamente ed eticamente scorretta”.

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ultimo aggiornamento: 3 Giugno 2022 15:37

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